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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Susanna Barsotti, Dante in blu

 

 

Uomini fummo, e or siam fatti sterpi:
ben dovrebb’esser la tua man più pia,
se state fossimo anime di serpi.
Inf. XIII 37-39

 

 

Immersa nella meravigliosa cornice dei giardini e delle pinete di Vittoria Apuana, frazione di Forte dei Marmi, dove fu costruita negli ultimi anni dell’Ottocento, Villa Bertelli è oggi uno degli spazi espositivi più importanti della Versilia, sede di eventi e mostre di ogni genere, compresi spettacoli musicali e teatrali, conferenze e presentazioni di nuovi libri.

Proprio in questa cornice – fra la primavera e l’estate del 2021, anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna nel settembre del 1321 – hanno luogo numerose iniziative rivolte a un pubblico quanto mai ampio e diversificato. Dopo tre interventi ideati specificamente per gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado e tenuti in forma telematica da Leonardo Canova (Università di Pisa), Vito Portagnuolo e Federico Rossi (Scuola Normale Superiore di Pisa), inizierà il 7 giugno un ciclo di incontri danteschi, promossi dal Comitato Villa Bertelli e organizzati dal consigliere Annalisa Buselli. Tali incontri, che dureranno sino a settembre e accoglieranno il pubblico nel Giardino dei lecci, saranno tenuti da figure di primo piano del panorama culturale italiano, fra cui lo storico medievista Franco Cardini, professore emerito presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali, e l’italianista Marcello Ciccuto, professore ordinario dell’Università di Pisa e presidente della Società Dantesca Italiana.

Questa cospicua rassegna di eventi, intitolata Dante 700 in Villa, non sarebbe, tuttavia, ugualmente degna di nota senza un’adeguata manifestazione figurativa dedicata alla figura del sommo poeta. Tale espressione artistica è resa possibile grazie all’originalissima mostra Dante in blu di Susanna Barsotti, allestita dal 9 maggio al 27 giugno 2021 nella Sala Treccani della Villa. Il ciclo espositivo suddetto è costituito da ventitré acquerelli (molti dei quali inediti) firmati da questa giovane artista versiliese, che opera fra Viareggio (dove è nata) e Pisa (dove vive e sta svolgendo un dottorato di ricerca in Filologia romanza alla Scuola Normale Superiore), ed è autrice di splendide creazioni (in prevalenza acquerelli, ma non solo) visualizzabili e acquistabili mediante i canali social e il sito ufficiale Limoni blu (https://www.limoniblu.it/).

fig. 1

fig. 2

Sin dall’osservazione della figura per così dire inaugurale della mostra (programmaticamente definita Free Dante‘Dante liberato’), in cui il tradizionale profilo di Dante è delineato con varie sfumature di blu e una ghirlanda di fiori variopinti prende il posto della consueta corona di alloro (Fig. 1), si ricava l’impressione di un percorso che veicola un’immagine del tutto nuova del poeta fiorentino e della sua esperienza umana e letteraria. A essere posto in risalto è soprattutto il carattere intimo ed emozionale del viaggio ultraterreno descritto nella Commedia; attraversando i tre regni dell’aldilà, Dante interagisce con una molteplicità di personaggi, e sono appunto questi incontri, da cui spesso emerge il vissuto dei vari interlocutori del viator, a fungere da filo conduttore degli acquerelli esposti, i cui tratti distintivi sono dinamismo, leggerezza, vitalità, colore.

fig. 3

fig. 4

Il percorso è fruibile tramite la suddivisione delle opere in cinque aree tematiche, la prima delle quali è incentrata sui motivi della soglia, del trapasso, della svolta; accanto all’incontro con il mostruoso Gerione, che nel canto XVII dell’Inferno trasporta sul suo dorso Dante e Virgilio sino a raggiungere Malebolge, e al superamento del muro di fuoco in cui espiano le loro colpe i lussuriosi nel canto XXVII del Purgatorio, troviamo riprodotto uno dei momenti di maggiore importanza del viaggio: l’incoronamento di Dante con il giunco (Fig. 2). Appena uscito dal «mar sì crudele» (Purg. I 3) delle tenebre infernali, il pellegrino è protagonista di un rito di purificazione e, con il volto lavato dalle gocce di rugiada e cinto da un «giunco schietto» (Purg. I 95) simbolo di umiltà, può finalmente affrontare la seconda tappa del suo percorso ultraterreno. L’essenzialità delle sagome ritratte fa sì che si manifesti ancor più potente il tema della rinascita spirituale, che caratterizza anche altre opere della mostra. È quanto avviene, in particolare, negli acquerelli da cui affiora l’idea della metamorfosi, spesso di natura floreale, frutto di una stretta contiguità (e continuità) tra forme umane e forme vegetali. Tale metamorfosi investe sia il protagonista che, nell’acquerello Rinovellarsi di novella fronda (Fig. 3), è colto nell’attimo in cui, completato il percorso di espiazione, si accinge ad ascendere al Paradiso, ormai «puro e disposto a salire a le stelle» (Purg. XXXIII 145), sia i suicidi come Pier delle Vigne, uomini divenuti «sterpi» (Inf. XIII 37). Ne Gli uomini pianta di Susanna Barsotti (Fig. 4) ai rami non «schietti», ma «nodosi e ’nvolti»del dettato dantesco (Inf. XIII 5) si sostituisce un tripudio di fronde verdeggianti, e questo rigoglio suggerisce la possibilità di una rinascita, derivata dalla sofferenza e dalla consapevolezza dei peccati commessi; pertanto, la metamorfosi infernale dal valore punitivo, che vede l’anima prigioniera di un corpo orrendamente trasformato, lascia qui spazio a una metamorfosi positiva, concepita in termini di recupero del contatto con il mondo, come sembrano indicare i rami dispiegati nell’aria verso l’alto.

Non a caso, è proprio il tema del contatto a contraddistinguere un altro gruppo di disegni, rubricati sotto la categoria di Poetica degli affetti; tra questi spicca una serie di abbracci, alcuni dei quali mancati, come quello tra Virgilio e Stazio di Purg. XXI 130-136, altri invece realizzatisi pienamente, come quello tra Virgilio e Sordello (Fig. 5). L’incontro tra i due conterranei è narrato da Dante in Purg. VI 74-75 («"O Mantoano, io son Sordello / de la tua terra!"; e l’un l’altro abbracciava»), ed effettivamente la scelta di ritrarre varie figure di rilievo del poema sacro è senza dubbio alla base di molti dei disegni esposti, in cui compaiono, tra gli altri, Bertran de Born e Forese Donati. In aggiunta, non si deve trascurare l’importanza assegnata alla componente spaziale, come mostrano gli acquerelli dedicati alla raffigurazione di alcuni luoghi chiave della Commedia, anzitutto la montagna del Purgatorio scorta in lontananza dall’eroe Ulisse, quella stessa montagna ai piedi della quale si trovano Dante e Virgilio, meravigliandosi della sua notevole ripidità e chiedendosi come fare a scalarla (Purg. III 46-48: «Noi divenimmo intanto a piè del monte; / quivi trovammo la roccia sì erta, / che ‘ndarno vi sarien le gambe pronte»).

Tra i numerosi dipinti ispirati alla seconda cantica non si può, infine, dimenticare Il tremolar della marina (Fig. 6). Alla sapiente alternanza – che in alcuni punti diventa quasi fusione – di fasce cromatiche diverse, che compongono l’acquerello, è affidata la resa di uno dei momenti di maggiore impatto emotivo dell’opera: la vista del tremolio della superficie del mare illuminata dalle luci dell’alba (Purg. I 115-117: «L’alba vinceva l’ora mattutina / che fuggia innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar de la marina»). Oltre alla centralità del dato naturalistico, che crea un’affinità con i disegni a tema metamorfico, occorre rilevare il ricorso al blu, quel «dolce color d’orïental zaffiro» (Purg. I 13) che innerva l’intero ciclo ed esprime la forte carica visiva del poema dantesco. Nel canto I del Purgatorio Dante e Virgilio sono finalmente tornati all’aperto dopo aver lasciato il regno della dannazione eterna e respirano di nuovo un’aria pura; il cielo, di un azzurro intenso, è ormai prossimo all’alba, l’alba del giorno di Pasqua che, con la Resurrezione di Gesù Cristo, sancisce la definitiva sconfitta del peccato e la conseguente rinascita del genere umano, e proprio purificazione e rinascita sono due motivi essenziali dei dipinti esposti.

fig. 5

fig. 6

Se è vero – come scriveva Italo Calvino in Perché leggere i classici (1991) – che di un classico «ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima», nella misura in cui i classici sono «libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti», la rassegna Dante in blu rivela le inesauribili possibilità espressive del poema sacro, che ha nutrito l’immaginazione di pittori e scultori di tutti i tempi, e le cui innumerevoli figure di dannati, penitenti e beati si sono impresse, e continuano a imprimersi, in modo indelebile nella memoria di intere generazioni di lettori; tale diffusione non sarebbe, però, stata possibile senza il processo di mediazione e reinterpretazione operato dal linguaggio artistico, capace di conferire una valenza universale al racconto di questo straordinario viaggio nell’aldilà.

Consentendo al visitatore di accostarsi all’universo dantesco riprodotto secondo la personale chiave di lettura dell’artista, la mostra di Susanna Barsotti offre d’altro canto una preziosa opportunità per riscoprire figure e momenti salienti della Commedia, opera in cui letteratura e realtà sono saldamente intrecciate e a ogni tappa il lettore si trova proiettato nella dimensione della storia, quella stessa dimensione di cui il poeta si è fatto interprete e custode.

 

Didascalie delle immagini

Fig. 1, Susanna Barsotti, Free Dante (o ‘Dante liberato’), acquerello su carta.

Fig. 2, Susanna Barsotti, L’incoronamento con il giunco, acquerello su carta.

Fig. 3, Susanna Barsotti,Rinovellarsi di novella fronda, acquerello su carta.

Fig. 4, Susanna Barsotti,Gli uomini pianta, acquerello su carta.

Fig. 5, Susanna Barsotti,Poetica degli affetti (n°1), acquerello su carta.

Fig. 6, Susanna Barsotti, Il tremolar della marina, acquerello su carta.

  

Scheda tecnica

Mostra Dante in blu di Susanna Barsotti, Sala Treccani, Villa Bertelli, Via Mazzini, 200, Forte dei Marmi (LU). 0584787251 – www.villabertelli.it. Aperta dal 9 maggio al 27 giugno 2021. Ingresso gratuito. Villa Bertelli è accessibile alla mattina e al pomeriggio nei giorni feriali, soltanto al pomeriggio in quelli festivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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