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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

12 baci sulla bocca, di Napoli Est Teatro

 

NestT- Napoli Est Teatro è un collettivo artistico formato da attori, registi, autori, scenografi e musicisti che hanno fatto del teatro un impegno civile, politico e culturale. I loro spettacoli evadono da qualsiasi logica di mercato e la loro fede nel valore formativo del teatro li ha portati a trasformare la palestra dismessa della scuola Giotto-Monti a San Giovanni a Teduccio in una sala da 99 posti. Lo spazio, creato nel novembre 2014, è un polo di riferimento culturale in un quartiere degradato della periferia orientale di Napoli dove, oltre ad un piccolo cartellone di spettacoli di compagnie emergenti, vengono proposti laboratori gratuiti per i ragazzi del territorio di età compresa tra i 13 e i 17 anni.

12 baci sulla bocca scritto da Mario Gelardi e diretto da Giuseppe Miale di Mauro, è approdato al Teatro Lo Spazio di Roma attirando un folto pubblico di giovani. E' una breve pièce sull'omosessualità che ha il pregio di affrontare anche aspetti poco esplorati di un fenomeno sin troppo abusato in teatro. Ambientato in un indistinto entroterra napoletano negli anni 70, il dramma parla di violenza ma esprime anche il profondo bisogno di stabilità affettiva che caratterizza buona parte degli omosessuali di oggi. 

La scena, delimitata da tre pannelli metallici verticali sullo sfondo e oberata di sedie (forse troppe), evoca il ristorante di Antonio (Stefano Meglio), un camorrista scaltro e autoritario che assume atteggiamenti da padre padrone nei confronti del fratello più giovane Massimo (Andrea Vellotti). Con i suoi modi umili e gentili, il neoassunto lavapiatti Emilio (Francesco di Leva ) conquista in punta di piedi l'amore di Massimo, omosessuale velato e in procinto di sposarsi per volontà del fratello. I preparativi in pompa magna della festa di nozze organizzati da Antonio chiosano le fasi di sviluppo di una relazione molto solida tra il futuro sposo e l'inserviente.

Lo spettacolo è incorniciato da passaggi radio che contestualizzano la vicenda nei fatti di cronaca di un' Italia martoriata dalla strage di Piazza della Loggia (28 maggio 1974) e sconvolta dall'assassinio di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975).

 

Come in un montaggio cinematografico, l'azione si dipana in brevi quadri commentati dalle musiche di quegli anni, da Somebody to love dei Queen a Se bruciasse la città di Massimo Ranieri. E' una storia sentimentale e coraggiosa, che sfida il pericolo di essere scoperta da Antonio, un fascistone pronto a sparare pur di liberarsi dall'onta di avere un fratello <ricchione>. L'amore tra Emilio e Massimo è raccontato con pathos e delicatezza. L'atto sessuale è stilizzato in movimenti coreografati che rivelano la straordinaria fisicità degli interpreti, una fisicità che avrebbe potuto essere sfruttata anche in altri momenti dello spettacolo. Per il resto gli attori sono completi e sempre credibili. Tra tutti emerge Francesco Di Leva (Premio Guglielmo Biraghi 2011) che costruisce il suo personaggio a tutto tondo, ben attento a non scivolare nelle stereotipie che spesso si accompagnano alla rappresentazione dell'omosessualità maschile. I suoi silenzi, gli sguardi illuminati da un amore che riscatta da violenze subite in passato, gli improvvisi soprassalti di gioia per un abbraccio inatteso, creano un forte impatto emotivo.

La storia, semplice, lineare e forse anche un po' troppo prevedibile, acquista umanità e intensità espressiva proprio attraverso l'interpretazione degli attori. Anche le luci chiaroscurali di Ettore Nigro contribuiscono a intensificare la drammaticità delle situazioni, ma il ritmo dell'azione viene rallentato in più punti. Gli stacchi musicali andrebbero accorciati e qualche spostamento di sedie di troppo potrebbe essere eliminato per velocizzare lo svolgimento dei fatti.

Lo spettacolo fa comunque presa sul pubblico per la sua forza di denuncia sociale e per il suo valore di testimonianza dell'oscurantismo culturale che a tutt'oggi imperversa, soprattutto in provincia, sotto la maschera di una finta tolleranza.

 

 

Scheda tecnica
12 BACI SULLA BOCCAdi Mario Gelardi. Luci: Ettore Nigro. Scene: Roberta Mattera. Costumi: Giovanna Napolitano. 
Con: Francesco di Leva, Stefano Meglio e Andrea Vellotti.
Regia di Giuseppe Miale di Mauro.

Visto al Teatro Lo Spazio di Roma nel novembre 2015. 

 

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