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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

After the end, di Dennis Kelly

 

 

Scritta subito dopo l'attentato terroristico a Londra del 2005, la commedia nera After the end di Dennis Kelly arriva al Teatro dell'Orologio di Roma, nell'ambito della breve rassegna Let's go British. Diretto da Luca Ligato e interpretato da Alessandro Lussiana e Valerio Perdonò, lo spettacolo traduce in modo impeccabile l'essenzialità e l'umorismo al vetriolo dell'originale.

Molto popolare nel Regno Unito per la serie televisiva Utopia e per il musical Matilda, Dennis Kelly è arrivato alla scrittura attraverso la recitazione e la sua poliedrica drammaturgia piega il testo teatrale ai modi e ai tempi della performance. Scabro e scattante, il linguaggio è ricco di indizi trasversali e di understatement dacogliere al volonel vortice serrato del ritmo dei dialoghi.

After the end è caratterizzata da un agilissimo montaggio cinematografico di scene sempre più brevi verso il finale e separate l'una dall'altra da inquietanti dissolvenze nel buio.

La scena tetra e spigolosa evoca il claustrofobico rifugio antiatomico dove Mark porta in salvo l'amica Louise dopo un attentato terroristico che ha distrutto l'intera città.

Nella penombra si intravedono un fondale fatto di quadrati neri, delle lampadine a goccia che pendono dall'alto, un tavolo, due sedie e uno scatolone per le provviste alimentari. I due sopravvissuti hanno cibo per due settimane e una vecchia radio di cui non sanno che farsene. Sono tagliati fuori dal mondo esterno che Mark descrive come un cumulo di macerie e di cadaveri carbonizzati. Lui evoca immagini apocalittiche di nuvole di fumo che salgono in alto con il fuoco, di corpi che si sgretolano, di lui che rischia la morte per salvare lei rimasta a terra priva di sensi . Lei vuole farsi raccontare la storia più di una volta perché stenta a crederla.

Louise si preoccupa per le sorti dei suoi familiari ed è visibilmente nervosa. Mark cerca di calmarla e di convincerla a sforzarsi di sopravvivere, magari giocando a Dungeons-and-Dragons. Sulle prime Mark sembra un ragazzo borghese inoffensivo e un po' imbranato. Ha una cotta per Louise che ama un altro e che si diverte a raccontargli di come gli altri lo abbiano sempre preso in giro. Lui racconta barzellette che la fanno piangere e il rifugio diviene ben presto l'arena di uno spietato gioco al massacro. Mark rivela gradualmente le sue ossessioni compulsive e la sua natura sociopatica e la pièce si sviluppa in un crescendo di violenza verbale e fisica che inchioda alla poltrona. Da eroe positivo Mark si trasforma in un carnefice che approfitta della segregazione per esercitare il suo potere su Louise. A poco a poco le riduce le razioni di cibo e la rimprovera sempre più aspramente perché non rispetta le regole del Dangeon-and-Dragons. Lei gli tiene testa e la tensione si fa sempre più intensa con alterne esplosioni di violenza da parte di entrambi. Infreddoliti e ridotti alla fame, i due prigionieri si lanciano battute fulminee e taglienti ed ogni cambio di scena segna un piccolo passo in avanti verso la disgregazione della loro personalità.

Gli attori sono molto credibili e rispettano la tempistica della partitura testuale con ritmi da mozzare il fiato. La fisicità esprime il loro progressivo disfacimento interiore. La mimica e la gestualità raccontano l'orrore delle privazioni e della cattività ma non lasciano mai intuire quale sia la prossima mossa dell'uno o dell'altro. Non c'è nulla di prevedibile nel loro comportamento e il finale a sorpresa rimette tutto in discussione.


Foto di scena di Manuela Giusto

 

Scheda tecnica

AFTER THE END, di Dennis Kelly. Scene: Giovanna Angeli. Costumi: Carla Goddi. Musiche Originali: Giulio Fassina e Alessandro Emmi. Disegno Luci: Alessandro Tinelli. Con: Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò. Regia di Luca Ligato. Foto: Mauro Pomati, Giuseppe Tinelli.

Al Teatro dell'Orologio di Roma dal 28 aprile al 10 maggio 2015.

 

 

 

 

 

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