Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Il Riccardo III di Michele Sinisi

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L'ultimo spettacolo di Michele Sinisi è un esempio destabilizzante di teatro post-drammatico. Non c'è racconto, nè trama e personaggi. All' unitarietà diegetica si sostituisce la ripetizione ossessiva del gesto. Il senso è sospeso, ambiguo e multiplo e si desume soprattutto dall'agire dell'attore. Sinisi è solo sulla scena con i suoi pantalonacci sgualciti, la sua maglietta che ben presto si inzupperà visibilmente di sudore e uno zuccotto di lana infilato in testa. La scena disadorna ospita un tavolo da obitorio, un secchio, un pallone da basket e uno spruzzino.

La performance si incentra sul famoso monologo iniziale del Riccardo III, nel quale il crudele Duca di Gloucester denuncia l'oscena deformità che lo condanna all'emarginazione e preannuncia i suoi piani omicidi. Il monologo non viene recitato ma frantumato in mille pezzi che vengono urlati e reiterati senza posa in lingua inglese per creare una maggiore distanza tra significante e significato. La matericità del suono, la sua dissonante musicalità, la frenetica gestualità dell'attore pregna di simboli contano molto di più della parola. Sinisi è impegnato in un vero corpo a corpo con gli oggetti, soprattutto con quel tavolo di morte che viene scaraventato a terra più volte producendo un inquietante fragore.

Sinisi ci scrive sopra versi e parole con una vernice rosso sangue che sprigiona un odore terribilmente acido in sala. Ci disegna la sagoma del suo corpo deforme, tratteggia le facce sanguinanti delle sue prossime vittime, le cancella e ne disegna di nuove. Il monologo contiene in seme tutta la tragedia ma l'agire forsennato dell'attore, le sue grida e i suoi gesti rabbiosi trasmettono un senso di violenza assoluta e universale che travalica i confini della storia dei Plantageneti per comunicare l'orrore delle atrocità di sempre, di ora come di allora. Non c'è tragua nè allentamenti di tensione nella performance di Sinisi. Un vero e proprio tour de force catartico che ci sbatte in faccia la forza dell'odio, il bisogno di sopraffazione, l'inevitabilità delle stragi. E' uno spettacolo potente dal quale si esce turbati.

 

Scheda tecnica

RICCARDO III, daWilliam Shakespeare, di e con Michele Sinisi. Collaborazione alla scrittura scenica: Francesco Asselta e Michele Santeramo. Direzione tecnica:Alessandro Grasso. Produzione: Fondazione Pontedera Teatro e Teatro Minimo.

Visto al Teatro dell'Orologio di Roma nel novembre 2014.