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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Sistema Cechov, per la regia di Filippo Gili

 

Il Teatro Argot Studio di Roma ospita due drammi cechoviani da vedere in giorni diversi della settimana : Tre Sorelle e Il Gabbiano. Il regista Filippo Gili intravede una comunanza tematica e stilistica nel canone cechoviano tanto da accomunare i due drammi in un sistema .

Per entrambi gli allestimenti Gili ha posto il luogo scenico al centro della sala , facendo sistemare gli spettatori su due gradoni laterali che si fronteggiano. Per Tre sorelle lo spazio scenico rettangolare è occupato da due tavoli con sedie ai due lati estremi della sala e al centro da due divanetti posti l'uno di fronte all'altro. Alcune azioni avvengono simultaneamente con i dialoghi che si accavallano, altre fuori dalla sala nel foyer del piccolo teatro dal quale provengono le grida o il chiacchiericcio dei personaggi fuori scena. Un tavolo è occupato dai militari che frequetano assiduamente Casa Prozorov: l'ufficiale medico Cebutykin che beve e gioca a carte, il tenente barone Tuzenbach e il capitano Solenyj. All'altro tavolo è seduta l'inquieta Masha, infelicemente sposata al professore di ginnasio Kulygin. I divani sono occupari da Olga, insegnante di ginnasio e da Irina che spera in un futuro migliore. La vita di tutti i personaggi è piatta e ricolma di illusioni; la convivenza con il fratello Andrey avvelenata dagli eccessi di sua moglie Natasha.

Prima ancora che lo spettacolo abbia inizio gli attori parlottano tra di loro e la loro recitazione spontanea, vera e intensa fa sì che gli spettatori si sentano davvero a Casa Prozorov.

Gili rispetta il testo cechoviano e imposta lo spettacolo sulla coralità e sul dinamismo variegato delle azioni, svelando con energia gli stati d'animo di ogni singolo personaggio. Le pause e i silenzi sono rari e Gili libera la rappresentazione da quel fluire lento che ha caratterizzato tante regie del passato e che, sottolineando l'immobilità dei destini dei personaggi, aggiungeva un tono tragico al testo che lo stesso Cechov non aveva messo in conto. Gili invece raggiunge un perfetto equilibrio tra tragedia e dramma leggero, costruendo una partitura performativa varia e movimentata. C'è l'arrivo di Versinìn che attira le simpatie di Irina ormai stanca del marito; il fallimento del matrimonio di Andrey con Natasha; l'incendio notturno. Lo spettacolo vede il sovrapporsi di dialoghi tra più personaggi, pause improvvise, e impennate repentine degli stati d'animo. Lo spazio scenico si riempie di movimento, di sospiri, di chiacchiere di fondo, di scambi di battute chiave incastonate dentro scene corali.

L'impianto registico e il registro recitativo non mutano ne Il gabbiano dove lo spazio scenicocentrale è occupato dalle sedie dove si accomoderenno gli attori- spettatori per assistere alla messa in scena fallimentare della pièce del giovane Kostja. In questa riduzione compaiono tutti i personaggi (eccetto "un operaio"e " il cuoco"). Nessuna riduzione di battute altera la complessità dei rapporti che legano i personaggi. Quello tra Kostja e la madre Irina, grande attrice e amante del letterato Trigorin; quello tra Kostja e la giovane Nina che , invaghita di Trigorin, non ricambia il suo amore; quello tra lo zio Petr, costretto sulla sedia a rotelle, con tutti gli altri personaggi.

L'azione si snoda agilmente senza rinunciare a svelare la complessità dell'animo umano. Gli amori non ricambiati, le solitudini, le delusioni, le speranze perdute emergono a tutto tondo in una rappresentazione cruda e nitida che rinuncia anche alla musica e agli effetti sonori. Pochissimi gli oggetti di scena , solo il tedio di vivere, il silenzio che incombe sul dolore che avanza ineluttabilmente.

Il ritmo dell'azione è sostenuto e cattura l'attenzione del pubblico tenendolo con il fiato sospeso fino al suicidio di Kostja.

 

Scheda tecnica

SISTEMA CECHOV, adattamento di Filippo Gili.

Con Alessia Alciati, Apollonia Bellino, Massimiliano Benvenuto, Paola Cerimele, Ermanno De Biagi, Vincenzo De Michele, Katia Gargano, Filippo Gili, Arcangelo Iannace , Raffaello Lombardi, Liliana Massari, Rossana Mortara, Omar Sandrini, Vanessa Scalera, Beniamino Zannoni.

Aiuto regia : Francesca Bellucci. Regia di Filippo Gili.

Compagnia stabile del Molise / Uffici Teatrali.

Al Teatro Argot di Roma fino al 16 novembre 2014.

 

 

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