Statistiche dal 2010

Visite agli articoli
4407813

Abbiamo 129 visitatori online

Cerca nel sito

Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

Fogli e Parole d'Arte

non ha scopo di lucro, non propone alcuna pubblicità e ha come unico interesse la diffusione della cultura.
Pertanto, le immagini pubblicate si attengono all'a
rticolo 70, comma 1bis della legge sul diritto d’autore, dove si afferma che è possibile la "libera pubblicazione attraverso la rete Internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro".


Iscriviti al nostro
canale WhatsApp
sul cellulare

 - Nuova informativa sui cookie -

 


Spettacoli sulle scene e sugli schermi

La danza nelle tenebre. I diari di Nijinsky, di Michele Suozzo

E' in scena al teatro dei Conciatori di Roma un prezioso omaggio al genio "con le ali ai piedi" Vaslav Nijinsky. Ideato e diretto da Michele Suozzo, lo spettacolo è tratto dalla versione integrale dei Diari che il grande ballerino scrisse in Svizzera nel 1919 alle soglie dell'internamento. La scrittura fluviale, febbrile e convulsa di Nijinsky si muove sul confine incerto che separa l'esperienza mistica dal diasagio mentale . E' un movimento del pensiero , il gesto di un'anima inquieta che cerca il contatto con la sorgente del movimento anche in una piccola azione quotidiana. Il testo teatrale è un intenso monologo drammatico dove si addensano i passi più drammatizzabili dei diari , una intensa veglia meditativa suddivisa come i Diari in tre sezioni : vita, vita, morte. Nijinsky è interpretato dal giovane attore Michele Cesari che calza la parte come fosse un guanto. E' un attore fisico ed emotivo capace di esternare con estrema naturalezza anche i movimenti più impercettibili dell'anima del personaggio. E' solo nell'oscurità di una scena spoglia inseguito da un enorme specchio che ne duplica l'immagine .Le musiche di Stravinskij e di Poulenc eseguite dal vivo dai clarinetti di Roberto Petrocchi e Alessandro Petrucci accompagnano e chiosano il flusso di coscienza del personaggio. Un flusso che alterna momenti di esaltazione e di stupore a momenti di lucida coscienza del dolore. La voce duttile di Cesari, la sua elasticità mimica attutiscono i contrasti , i repentini cambi di umore e di registri in un insieme armonico , spontaneo e naturale dove la recitazione non appare mai recitata. Eppure i gesti delle mani e i movimenti del corpo citano le coreografie di numerosi balletti ( Sherazade, Petruska, Les Oriental, Giselle , Le Spectre de la Rose) , dando forma scenica all'arte del "danzatore di Dio".

Nella prima parte indossa il costume di Petruska e rievoca gli anni della scuola di danza di Pietroburgo, gli inizi della sua breve ma strepitosa carriera , il suo rapporto con il "demoniaco" Djagilev e con il calcolatore Stravinskij , il matrimonio con Romola De Pulszky. L'intento è quello di svelare la verità dell'uomo che si cela sotto la maschera di uno degli esseri più idolatrati in Europa. Parla del suo immenso amore per la Russia, per la natura, per la vita . Parla di lui giovane che va con le prostitute e del suo onanismo ossessivo con disarmante innocenza.

Nella seconda parte ricompare con l'abito da lavoro che Nijinsky usava mente preparava Till Eulenspiegel: camicia bianca e pantaloni beige. Parla all'immagine sdoppiata di se stesso davanti allo specchio. Di politica, di pacifismo , della malattia della sua anima, della sua avversione ai medicinali e del suo desiderio di diventare vegeteriano per non spargere altro sangue di animali. Parla del suo amore per Dio con il candore del folle che oscilla tra l'identificazione con Cristo e la coscienza della sua fragilissima umanità. Bellissima l'immagine caravaggiesca finale del suo corpo nudo avvolto in un lenzuolo. Riflessa nello specchio funge da icona della discesa di Nijinsky negli inferi nella follia.

 

Scheda tecnica

LA DANZA NELLE TENEBRE. I DIARI DI NIJINSKY. Adattamento, scelta delle musiche e regia di Michele Suozzo. Scene: Dario Dato. Costumi : Fabrizio Maria Garzi Malusardi, Light Designer : Fabio Mainella. Movimenti coreografici : Laura Salvi. Assistnte scenografo : Franco D'Auria.
Con Michele Cesari.
Al Teatro dei Conciatori di Roma dal 4 al 9 novembre.

 

abbiamo aggiornato l'informativa sui cookie