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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

The Animals and Children Took to the Streets, della compagnia "1927"

E' una girandola inventiva di trovate registiche e di meraviglie visive l'ultimo spettacolo della compagnia londinese 1927, presentato in prima nazionale al Festival Teatro a Corte di Torino. Fondato nel 2005 dalla scrittrice e performer Suzanne Andrade e dall'illustratore Paul Barritt, il poliedrico gruppo di artisti ha creato un genere teatrale completamente nuovo che loro stessi definiscono «magical filmic theatre ». Dopo il successo di Between the Devil and the Deep Blue Sea (2009), unospettacolo gotico in cui la giovane compagnia sperimentava le possibilità interattive tra performer in carne e ossa e film proiettati, The Animal and Children Took to the Streets dimostra come il gruppo abbia sviluppato in breve tempo una tecnica che si spinge ben oltre le loro stesse aspettative.

Cinema, animazione, teatro, fumetto, graphic novel, musica dal vivo e canto si amalgamano in modo fluido in una performance dove ogni singolo meccanismo si incastra con gli altri in perfetta sincronia. Citazioni filmiche, letterarie e musicali si mimetizzano in una partitura performativa assolutamente originale. Tracce di Dickens, Swift e Kafka attraversano lo script di Suzanne Andrade, che coniuga riferimenti a Metropolis di Fritz Lang e ai primi cartoni di Max Fleisher con musiche che ricalcano Kurt Weill. Allusioni a Bertold Brecht e al Grand Guignol vanno a braccetto con l' umorismo macabro di Edward Gorey e con la malevolenza dei racconti di Roald Dahl in questa singolarissima favola distopica sull'infanzia.

Il palcoscenico è occupato da tre schermi disposti su una linea leggermente curva, dove vengono proiettate le caleidoscopiche immagini animate di Barritt. Sue Appleby, Lewis Barfoot e Eleanor Appleton recitano tutte le parti dal vivo oppure avvalendosi di voci preregistrate, mentre gli animali e i bambini del titolo vengono ritratti in cartone animato. Le finestre ritagliate sugli schermi si aprono di quando in quando per rivelare i volti imbiancati delle tre straordinarie performer o il profilo dell'ironica Lillian Henley che canta e suona il pianoforte dal vivo.

La prima cosa che colpisce lo sguardo è l'assoluta naturalezza con la quale gli attori interagiscono con i disegni animati, la destrezza con la quale rispettano ritmi e tempi dello scorrimento delle immagini, e la insolita capacità di trasformarsi in figure bidimensionali. Le immagini animate sono piccoli capolavori d'ingegno. Un bambino si addormenta e le z da fumetto che vagano sullo schermo vengono spiaccicate come insetti sul muro da una performer nei panni di una vicina di casa immersa in una basca da bagno tridimensionale. L'attrice che interpreta la parte del Caretaker spazza per terra e una nuvola di polvere compare sullo schermo per dissolversi all'istante. Un piccolo esercito di polli sbuca fuori dal cappotto di una performer e un'altra cavalca un gattone animato a mo' di fantino. La seconda caratteristica che colpisce è la struttura policentrica dell'impianto visivo che costringe l'occhio a vagare da destra a sinistra e viceversa per non perdere le azioni periferiche che accompagnano sempre quelle, per così dire, centrali.

La storia di dipana a cerchi concentrici su più subplot ma pone al suo centro le squallide Residenze di Bayou, vera e propria spina nel fianco di una prospera città senza nome dove pullulano banche, uomini d'affari, avvocati e poliziotti. Gli slums puzzolenti di Red Herring Street sono invece un covo di criminali, alcolizzati, razzisti, guardoni, esibizionisti, pervertiti che rubano biancheria intima e maniaci che annusano i sedili delle biciclette delle signore. Ma a portare lo scompiglio sono soprattutto dei ragazzini istigati alla rivolta da Zelda, la figlia marxista della proprietaria di un junk shop. Sarcasmo al vetrioloe humor nero rimpolpano i pettegolezzi delle vicine di casa che ogni tanto commentano i misfatti a mo' di coro, mentre rapide sequenze di immagini tratteggiano il degrado di Bayou. A detta delle signore la vivisezione sarebbe il miglior rimedio per liberarsi dei bambini che con le loro scorribande notturne disturbano la quiete del vicinato e che,aizzati da Zelda, devastano il parco pubblico frequentato dai borghesi. In questo contesto che ricorda A Modest Proposal di Jonathan Swift, si inserisce la dickensiana Agnes Eaves che piomba nel cuore di tenebra di Bayou con la figlioletta animata Evie, con l'intento di rieducare i bambini con un po' di amore, di incoraggiamento e di collage. Ma le farfalle di pasta e la colla vinilica della tenerissima Agnes non bastano. Meglio i camioncini neri di gelati che accalappiano i ragazzini per portarli in un manicomio dove le micidiali Granny's Gumdrops riescono finalmente a sedarli.

La creazione più felice dell'intero spettacolo è quella del personaggio del Caretaker, una creatura solitaria alla Tim Burton che si nasconde nel ripostiglio delle scope e mangia Kit Kat, in attesa di mettere da parte 777 sterline per comprare un biglietto ferroviario che lo porti altrove. A fine spettacolo, sarà lui a chiedere al pubblico se imboccare la strada del mondo reale o quella del mondo ideale.

Scritto e concepito con malevola intelligenza, lo spettacolo mescola il sapore del vintage con l'asprezza del contemporaneo e, nonostante l'elemento giocoso che tutto lo pervade, dà un sonoro schiaffone al mondo di oggi.

 

Tutte le fotografie sono di Lorenzo Passoni

 

Scheda tecnica
THE ANIMALS AND CHILDREN TOOK TO THE STREETS, prima nazionale al Teatro Astra di Torino, il 19 luglio 2013.
Ideazione di 1927. Script di Suzanne Andrade. Film, animazione e design: Paul Barrit. Musiche: Lillian Henley. Costumi: Sarah Munro, Esme Appleton. Interpreti: Sue Appleby, Lewis Barfoot, Eleanor Buchan. Voce del Caretaker: Joanna Crowley. Regia di Suzanne Andrade.

 

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