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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Une Odyssée di Irina Brook

 L'impronta stilistica paterna è immediatamente riconoscibile nel teatro di Irina Brook che tuttavia si distingue per una singolare visionarietà circense, un gusto sottile per il grottesco e un'insolita commistione di minimalismo e festosità barocca.

Une Odyssée fa parte de La Trilogie des Iles che comprende una riduzione de L'Ile des Esclaves di Pierre Marivaux e Tempète !, tratto da William Shakespeare. I tre spettacoli, presentati a giorni alterni allo Spoleto56 Festival dei 2Mondi, sono accomunati da sottili fili tematici che spaziano dal topos del viaggio e del naufragio, a quello della vendetta e del perdono.

Indirizzata ad un pubblico di ragazzi, Une Odyssée si distingue dagli altri per il chiaro intento pedagogico di educare al gusto dello stupore attraverso un viaggio nel fantastico mondo di Ulisse e dei suoi compagni d'avventura.

Quando si entra nella trecentesca chiesa sconsacrata di San Simone, si riceve l'impressione di essere stati catapultati in un mondo alla rovescia che ricorda il paese delle meraviglie di Alice. Si attraversa la navata centrale camminando su una passerella in legno illuminata da file di lampadine poste lungo i due lati. Vagando da destra a sinistra, lo sguardo scorge una ragazza che suona la fisarmonca, altre due che prendono il te sedute ad un tavolino, e poi bauli e valigie e stendini stracarichi di costumi di ogni genere. Una tenda da circo conduce nell'area scenica vera e propria che si dispone tra l'abside e il transetto e il pubblico viene fatto accomodare in una sorta di cavea in acciaio non dissimie da quelle montate nei tendoni da circo. Basta un telone azzurro ad evocare il mare, una panca al posto di una nave, tanta sabbia bianca sparsa all'intorno per lasciare che l'immaginazione approdi su isole lontane.

Il suono di una campanella dà l'avvio alla lezione di un ridicolo professore che tenta invano di leggere versi dell'Odissea in greco agli allievi sistemati tra il pubblico. Lanci di palline di carta e improperie di ogni genere lo costringono a interrompere la lettura. L'alternativa alla solita lezione consiste nel reimmaginare il viaggio di Ulisse mettendolo in scena alla meno peggio.

Gli attori sono solo quattro e interpretano più ruoli con straordinaria agilità e intelligenza. Con pochi oggetti di scena si trasformano in maghe,ciclopi e divinità. E' un teatro artigianale sostenuto da una ricca varietà di soluzioni sceniche e trovate registiche semplici ma efficaci.

Il viaggio di Ulisse diviene un viaggio iniziatico irto di ostacoli e di prove di resistenza che lo vedono alle prese con l'inebriamento dei Lotofagi, l'esercizio dell'astuzia per fronteggiare Polifemo, la tentazione del canto delle Sirene e il fascino della maga Circe. Il tono è giocoso e farsesco e i chiari riferimenti alle facili esche lanciate nel mondo consumistico di oggi sono davvero spassosi. Non mancano allusioni a Shakespeare e non soltano a La tempesta. La gara dei Proci per conquistare Penelope fa pensare a quella dei pretendenti alla mano di Porzia ne Il Mercante di Venezia. Qui non ci sono enigmi da risolvere, ma la sfilata dei vari millantatori conserva ed esaspera il tono satirico delle scene nella tenuta della ricca ereditiera di Belmonte. Gli attori sono irresistibili trasformisti, da Renato Giuliani che si avventura in divertenti improvvisazioni in italiano, all'agilissimo Scott Koehler che si muove come un Puck sulla scena, dalla poliedrica Ysmahane Yaquini all'energico Jeremias Nussbaum. L'interpretazione è bonariamente ironica e sostenuta da un contrappunto musicale che sottolinea e commenta il testo performativo. Si passa dal rap alle arie d'opera, e quando Penelope tesse la sua tela, le note de " la donna è mobile" scatenano, per contrasto, l'ilarità degli spettatori.

Quando suona la campanella di nuovo, anche il pubblico adulto non può che dispiacersi che una simile lezione di buon teatro sia già finita.

 

Scheda tecnica

Une Odyssé, tratto da Omero.

Scenografie: Noelle Ginefri-Corbei. Ingegnere suono: Samuel Serandour. Ingegnere luci / diettore tecnico: Thibault Ducros. Costumista / assistente scenografo: Philippe Jasko.

Con: Renato Giuliani (Professore, Tiresia, Marinaio, più ruoli), Scott Koehler (Marinaio, Poseidone, Hermes, più ruoli), Jeremias Nussbaum (Ulisse, Telemaco), Ysmahane Yaquini (Penelope, Polifemo, Ciece, Lotofaga).

Regia di Irina Brook. Aiuto regia: Geoffrey Carey.

Produzione CRT Artificio Milano, in coproduzione con Irina 's Dreamtheatre Parigi, in collaborazione con Spoleto56 Festival dei 2Mondi.

Spettacolo in lingua francese con sottotitoli in italiano.

Visto a San Simone , Spoleto, il 7 luglio 2013.

 

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