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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

Exit, di Fausto Paravidino

Scorre rapida e incalzante l'ultima commedia di Fausto Paravidino, quasi una sit-com ben congegnata nel suo agile montaggio cinematografico, ma drasticamente mutilata del finale. Peccato che lo spettacolo si interrompa così bruscamente, dopo aver creato tante complicazioni in attesa di uno scioglimento. Anche perché la cesura repentina e inaspettata, più che del finale aperto, ha il retrogusto amarognolo dell'incompiuto.

La pièce ruota intorno alla crisi di coppia di A e B, due personaggi contenitori, che la sapienza attoriale di Nicola Pannelli e di Sara Bertelà trasforma in personaggi a tutto tondo, autentici e credibili.

La scena di un tenue verde pastello con insegne al neon variamente colorate, viene riempita e svuotata a vista di arredi, senza mai intralciare il ritmo sostenuto dell'azione. Campeggiano su tutto la scritta EXIT in alto sulla destra, e i titoli delle tra parti di cui si compone la commedia, Affari Interni, Affari Esteri e In Europa. Di unità di luogo e di tempo ovviamente non se parla in una commedia borghese che strizza l'occhio al cinema in modo non sempre efficace a causa di un montaggio un tantino schematico. Il palcoscenico viene separato dal pubblico da uno schermo ideale evocato dalla scritta al neon in avanscena che vieta di oltrepassare il confine tra chi agisce e chi guarda. I personaggi vengono così ulteriormente intrappolati nello spazio reale e metaforico dal quale cercano una via d'uscita, e nello stesso tempo vengono costretti a disporsi frontalmente verso il pubblico con il quale tentano di venire a contatto attraverso numerosi "a parte". La scrittura drammaturgica, che molto risente della scuola anglosassone, alterna infatti dialogo e narrazione monologante in prima e in terza persona. Ma la distanza tra personaggi e pubblico è notevolmente accorciata dall'energia interpretativa degli attori e dall' elevata probabilità che gli spettattori possano in qualche modo riconoscersi nella vicenda.

Il testo tuttavia non si inceppa mai nel luogo comune, ma scoppietta vivacemente nel suo flusso continuo di battute comiche e argute. Si ride tanto e di cuore, nonostante la drammaticità delle situazioni. Il professore e sua moglie cercano invano di capire le ragioni del loro malessere di coppia e della sopraggiunta incapacità di condividere e di comunicare i reciproci stati d'animo. Il racconto retrospettivo di alcune parti monologanti sapientemente commentato dai gesti e dai dialoghi dell'oggi, di fatto non rappresentano la crisi in quanto tale, ma la difficoltà di "dare un nome alla cosa " e quindi di riconoscerla, affrontarla e, casomai, risolverla. Votano partiti diversi, lui è geloso dell'invadente amica di lei, forse il sesso non funziona, oppure il problema sta tutto nel non avere figli, o forse è stato per colpa di quell'orrendo paio di calzini che lei gli ha regalato per il compleanno. Non importa. Anche perché, quando si separano per cercarsi in altri, le cose non cambiano di molto. Lui rimorchia una studentessa, lei trova conforto nell' amicizia con un tizio imbranato con il quale non fa sesso. Ma rimangono soli lo stesso.

Le scorribande picaresche dei coniugi separati spostano l'azione nei luoghi più disparati, dall'aula magna dell'università ad un anonimo bar, dalla casa della studentessa alla Feltrinelli, dove la moglie lo incontra con la giovanissima amante, subito dopo aver acquistato un manuale "per ricostruirsi una vita in dieci mosse sicure". In questo Paravidino, in veste di regista, dimostra una insolita capacità di evocare mondi e spazi diversi, attraverso pochi elementi scenici.che si muovono con la stessa rapidità della sua scrittura. Fiumi di parole si accavallano in brevissime scene che si susseguono l'un l'altra o si sviluppano in simultanea, tra lotte, bisticci, equivoci e ripensamenti. Ma da tanto trambusto emerge soltanto il fatto che uomini e donne sono monadi incapaci comprendersi e che si fanno tanto male solo per affermare il proprio io. E' questa la vera e amarissima concusione della commedia, difficilmente risolvibile in un dénouement. Ma la scelta di Paravidino di disinnescare l'ordigno teatrale tutto di un botto, rimane una scorciatoia verso una troppo facile soluzione.

 

Scheda tecnica

EXIT, di Fausto Paravidino. Scene : Laura Benzi. Costumi : Sandra Cardini. Luci : Lorenzo Carlucci. Musiche : Giorgio Mirto.

Con : Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Angelica Leo, Davide Lorino. Regia : Fausto Paravidino.

Produzione : Teatro Stabile di Bolzano. Al Teatro Elfo Puccini di Milano fino al 10 marzo 2013.

Tournée

Brescia, Teatro Sociale Ctb,11-12 marzo.

Venezia, Teatro Carlo Goldoni, dal 13 al 15 marzo.

San Daniele (UD), Teatro Comunale, il 16 marzo.

Barletta, Teatro Comunale, dal 22 al 24 marzo.

Modena, Teatro delle Passioni, dal 4 al 6 aprile.

Genova, Teatro Duse, dal 9 al 14 aprile.

 

 

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