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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Spettacoli sulle scene e sugli schermi

TA'-KA'I-TA', Enzo Moscato per Eduardo

 

E' un omaggio sentito e vibrante al grande Eduardo, l'ultimo spettacolo di Enzo Moscato che l' attore e drammaturgo interpreta al fianco di Isa Danieli. Tà-kài-tà (questo e quello, in greco antico) è uno spettacolo a due voci che materializzano sulla scena i due volti dell'artista partenopeo, quello più stereotipato dell'uomo tirannico e intransigente, e quello più profondamente umano. Moscato riplasma sulla scena il lato femminile e quello maschile, quello più ignoto e quello risaputo di un uomo contraddittorio, rigorosissimo con tutti, soprattutto con se stesso, ma profondamenre buono nello stesso tempo. Le due facce si contrappongono e si compenetrano in un lirico controcanto, in cui la voce della Danieli assume toni più taglienti, mentre quella di Moscato si distende in quelli più suadenti. Un volto e una maschera che, inevitabilmente, conducono ad una riflessione sulla transitività tra vita e teatro e, più in generale, sul potere dell'arte di frapporsi tra l'uomo e la morte. Non si tratta dunque di un excursus biografico basato su dati documentabili, ma di un viaggio immaginario nell'animo di un fingitore che, attraverso la sua arte, ha svelato tante verità

Tà-kài-tà è una pièce caratterizzata da rigorose geometrie formali e da una proteiforme suggestione visionaria, dove la scrittura materica di Moscato sembra abbandonare quella magmatica commistione di elementi barocchi ed innovativi, attraverso la quale aveva dato voce alla Napoli degradata e oscura di Scannasurice o di Orfani veleni. Il linguaggio si sgroviglia in una partitura testuale più flessuosa che asseconda i ritmi della memoria e che include, come tasselli in un mosaico, citazioni da Filumena Marturano, Natale a casa Cupiello e da La tempesta di Shakespeare

La scena emerge gradualmente dal buio attraverso una luce lunare che, muovendosi da destra verso sinistra, svela due sedie poste ai lati del palco e una sorta di catafalco nero al centro. Due personaggi apparentemente androgini si alzano verso i rispettivi leggii e raccontano a turno episodi dell'infanzia di Eduardo. Non si tratta tuttavia di una semplice lettura. Il duo vocale dà il la ad una performance che ha la struttura di uno spartito musicale, con il ritorno di temi e di refrain econ improvvise variazioni di ritmo. Lo spettacolo non segue pertanto uno svolgimento diacronico, ma assembla frammenti e immagini in un insieme altamente poetico. Moscato rievoca la morte di Pasolini e il dolore di Eduardo per la scomparsa dell'amico con il quale avrebbe dovuto girare un film sulla vita di San Paolo intitolato Tài-kài-tà. Con un brusco passaggio dalla terza alla prima persona, la voce si slancia in un monologo retrospettivo in cui Edoardo ricorda la moria di bambini che affliggeva la Napoli della sua giovinezza e i funerali durante i quali la folla gettava confetti sulle piccole bare. Il tema della morte è strettamente legato a quello dell'arte, intesa come difesa dalla vita e come sfida contro il Tempo. Recitando ruoli fuori dal tempo, l'attore ha combattuto il passaggio implacabile del "gran tiranno", e indossando maschere fisse anche nel privato, si è difeso dagli schiaffi della vita. I riferimenti biografci (il difficile rapporto con il padre e con il fratello Peppino) sono chiosati da splendide evocazioni del respiro del mare, "ricetto secolare dei morti", e da passi visionari in cui Moscato immagina Eduardo da solo al cospetto del golfo della città partenopea, mentre respira l'eternità dei Trapassati che affollano il fondo del mare.

I due attori sono un tutt ' uno sulla scena e articolano le voci in perfetta consonanza. Esercitano un severo controllo sui gesti e i movimenti, quasi volessero comprimere una forte emozione che comunque trapela. Tutto concorre a creare un'atmosfera rituale, quasi liturgica. Quando, verso la fine, il telo nero che avvolge il parallelepipedo al centro della scena viene rimosso, disvela una teca con dentro una santa distesa con le mani giunte in atto di preghiera. Immagine barocca di morte e della persistenza nella memoria di chi abita l'aldilà. I morti non cessano di dare significato ai vivi. Dopo aver indossato una sorta di talare, la Danieli recita il monologo finale di Prospero ("noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni/ E la nostra breve vita è circondata dal sonno"). Il cerchio delo spettacolo si chiude con il " marò che freddo " pronunciato al suo inizio. Ma l'arte ha comunque vinto sulla morte perché gli attori, traendo vita dal loro maestro estinto, gliel' hanno restituita, reinventandola.

 

Scheda tecnica
TA'-KA'I- TA', (Eduardo per Eduardo), di Enzo Moscato.
Scena : Tata Barbalato. Costumi : Giuliana Colzi. Luci : Donamos. 
Con Isa Danieli ed Enzo Moscato. Regia di Enzo Moscato.
Produzione : Fondazione Campania dei Festival- Napoli Teatro Festival, in Coproduzione con Compagnia Teatrale Enzo Moscato.
Prima nazionale : 27 settembre 2012, Teatro Nuovo di Napoli.
In scena al Teatro Vascello di Roma dall'8 al 9 novembre 2012. 

 

 

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