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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

Fogli e Parole d'Arte

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Van Gogh a Roma

Fig. 1
Anche se i quadri di Vincent Van Gogh sono ormai una delle immagini ricorrenti del nostro tempo, vederli dal vero rappresenta sempre un'emozione. E anche se può capitare di rivederli, ad Otterlo come a Parigi e ad Amsterdam, quell'emozione non si spegne affatto, anzi si rinnova. Si potrebbe pensare che il personaggio Van Gogh ci abbia ormai detto tutto, e al contrario rivivere con lui, tramite i quadri, il dramma di un'esistenza di fallimenti e sventure ci emoziona, ogni volta.

Su Van Gogh Roma ospita una mostra interessante, che ha un titolo forse leggermente sviante sui contenuti (Campagna senza tempo-Città moderna), ma che ha il pregio di essere ricca di quadri, di disegni e di notizie con il corredo sobrio e ben articolato di altre opere di altri autori, tra cui Cezanne, Daubigny, Gauguin, Millet, Signac, accostate come in contrappunto a quelle del protagonista. Sono esposti tra quadri e disegni oltre settanta Van Gogh originali, secondo un allestimento efficace e semplice, che li propone in ordine cronologico con ampi tabelloni esplicativi delle varie fasi della vita del pittore. Nel titolo si sottolinea l'aspetto paesaggistico, agricolo e urbano, della sua pittura, ma non mancano ritratti e altri soggetti, con il risultato di fornire una carrellata ben congegnata ed esauriente, arricchita da materiale documentario come le sue lettere e le riviste che leggeva (e da cui prendeva spunti). Non va dimenticato il bel catalogo di Skira con vari saggi recenti sul pittore e sulla tematica proposta.

Fig. 2E' notevole la presenza dei disegni, davvero potenti nel loro linearismo aggrovigliato e immediato, e di vari esercizi svolti da Van Gogh copiando i suoi maestri Millet e Daumier. Per l'ennesima volta, viene da chiedersi come sia stato possibile che un simile talento di disegnatore e di pittore sia stato ignorato o deriso da tanti; la risposta si definisce dentro i modi e le forme assolutamente negative che Vincent doveva avere nel proporsi, nel presentarsi, nel cercare l'appoggio degli altri. Destino di un uomo totalmente vocato, nell'ultimo decennio della vita, alla sua pittura e alle sue lettere, e progressivamente distrutto dall'alcol, dalla solitudine e dalla nevrosi.

Si percorrono quindi i corridoi delle sale e si segue l'evoluzione del pittore, dal realismo iniziale che affianca il generoso spirito di solidarietà, alla scoperta del neo-impressionismo e infine all'invenzione di quella che fu la disperata espressività del dolore, del tormento, ma anche degli entusiasmi improvvisi e degli sforzi di rinascita.

Fig. 3Di fatto, la sua pittura è sempre e totalmente realismo, Van Gogh disegna schizzi e dipinge solo ciò che vede, dipinge come se scrivesse, e con maestria produce lavori come la contadina al lavoro del 1885 (Fig. 1), ancora vicino a Millet, e due anni dopo un ritratto puntinista di Reid (Fig. 2), mercante d'arte, tecnicamente molto vicino a uno dei suoi più noti autoritratti.

I disegni preparano i quadri, qualche volta li rieleborano; qui vediamo ad esempio uno dei tanti ponti di Langlois, che in varie versioni ad olio sono tra i più vivaci e colorati di Van Gogh, disegnato dal punto di vista della strada (Fig. 3). La datazione non è sicurissima, forse viene prima degli oli, forse viene dopo, ma resta evidente la capacità del pittore di creare in pochi tratti una veduta efficace, uno scorcio che sembra casuale e non lo è.

Fig. 4Tra le opere degli ultimi due anni di vita, nella clinica di Saint-Rémy-de-Provence sono molte quelle dedicate ai cipressi, che il pittore descrive nelle sue lettere come alberi difficili da dipingere per il loro colore scuro. A Roma è esposta una magnifica tela che ha dentro tutto l'ultimo Van Gogh, tanto nella passione per la vita quanto per il presagio della morte. Due figure femminili appena abbozzate in basso, uno scorcio di cascine a sinistra e una macchia di cespugli colorati a destra, le nuvole biancoazzurre arricciolate come cornice, e al centro grandissimi al punto da non essere contenuti nel quadro gli alberi slanciati in alto. Come per molte delle ultime opere è difficile descrivere ciò che Van Gogh dipinse, e c'è un solo modo per capirlo: vederlo.

Didascalie delle immagini

Fig. 1, Vincent van Gogh, Contadina che lega un fascio di grano, 1885, gessetto su carta, Otterlo, Kröller-Müller Museum
Fig. 2, Vincent van Gogh, Ritratto di Alexander Reid, 1887, olio su tavola, Culture and Sport Glasgow per conto del Glasgow City Council
Fig. 3, Vincent van Gogh, Il ponte di Langlois, 1888, matita, cannuccia/penna d’oca e inchiostro bruno su carta scurita, Staatsgalerie Stuttgart, Graphische Sammlung
Fig. 4, Vincent van Gogh, Cipressi con due figure femminili, 1889, olio su tela, Kröller-Müller Museum, Otterlo

Scheda tecnica

Vincent van Gogh. Campagna senza tempo-Città moderna, dall'8 ottobre 2010 al 6 febbraio 2011. Roma, Complesso del Vittoriano.
Ingresso 12.00 euro, dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30 (
Telefono: 06/6780664).

Catalogo: Skira; € 35,00

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