Michelangelo. Una vita inquieta, di Antonio Forcellino

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Le biografie di grandi artisti non sono certo una rarità nel panorama culturale, e rappresentano da sempre (da Giorgio Vasari forse) un ottimo investimento editoriale. Tra i nomi più frequenti in questo ambito ci sono soprattutto nomi “recenti” come Van Gogh, nomi intrisi di romanticismo o di avventura come Caravaggio, nomi evocatori di perfezione e classicismo come Michelangelo.

Proprio di Michelangelo è la ampia e vigorosa “vita” scritta da Antonio Forcellino per i tipi di Laterza quasi dieci anni fa e numerose volte riedita. Si può affermare senza tema di smentite che tra le centinaia di libri dedicati al maestro questo è uno di quelli sicuramente imperdibili, nonostante i limiti piuttosto consistenti di cui si dirà.

L'autore, Antonio Forcellino, è in primo luogo un tecnico, un restauratore di alto livello che ha potuto lavorare - tra l'altro - sulla tomba di Giulio II e in particolare sul Mosè, toccandolo e osservandolo al microscopio. Forcellino è anche uno storico professionista, in grado di vedere con chiarezza le concomitanze, i paralleli o le divergenze tra la storia dell'arte e la storia politica. Infine, Forcellino è un ottimo scrittore, in possesso di un linguaggio nitido e accessibile nella narrazione storica, più tecnico e ispirato nelle descrizioni.

Per oltre 400 pagine, nell'edizione economica di Laterza attualmente in commercio, Forcellino ricostruisce la vita inquieta di Michelangelo Buonarroti in mezzo a documenti privati, atti pubblici e grandi coordinate storiche. Integrando letterariamente il dato ufficiale con deduzioni probabili in merito alle parole, ai gesti, agli spostamenti, la biografia procede da un lato puntando sul carattere e le ossessioni del protagonista, dall'altro definendo la cornice di uomini, fatti e cose dentro cui Michelangelo si trovò a vivere.

L'avarizia dell'artista e il rapporto conflittuale, ma intensissimo, con i famigliari - due aspetti esistenziali spesso citati ma spesso sottovalutati da altri biografi o in genere dagli storici dell'arte - sono posti da Forcellino tra gli aspetti condizionanti dell'attività intera di Michelangelo, tanto che al principio della lettura si può addirittura avere la sensazione che l'autore voglia smitizzare il grande personaggio.

Non è così, anzi con frequenza il lettore si troverà in seguito quasi sommerso da richiami perentori all'unicità storica di Michelangelo, alla sua ineguagliabile tecnica, alla sua inarrivabile capacità di lavoro.

Ci sono spesso spunti inediti, come la possibile vita viziosa spesa da Michelangelo negli anni di governo di Piero de' Medici, figlio degenere di Lorenzo il Magnifico; c'è anche la precisa dichiarazione dell'omosessualità dell'artista, troppo di frequente, ancora oggi, taciuta o negata da molti storici; ci sono notevoli aperture e inserzioni nel mondo di allora, descritto a volte col piglio del romanziere più che dello storico. In tanta abbondanza, tuttavia, mancano clamorosamente alcune cose, in particolare ragguagli o approfondimenti sull'attività di Michelangelo architetto, che viene relegata nelle ultime pagine, con riguardo al solo progetto di San Pietro, come se la Biblioteca Laurenziana o la piazza del Campidoglio o Porta Pia fossero opere minori del genio.

Gli squilibri del libro sono effettivamente tantissimi, e sono tante anche le ripetizioni, il ritorno su argomenti già detti, il ribadire alcune considerazioni. Il rapporto dell'anziano Michelangelo con il circolo di Vittoria Colonna e del cardinale Pole è, ad esempio, descritto varie volte, ma alla fine non è ben chiaro come si sviluppò concretamente. Nel dettaglio artistico, appare poi singolarissimo il numero di pagine (alcune decine) dedicate ai due quadroni della Cappella Paolina, che sembrano uscirne come i veri capolavori pittorici di Michelangelo.

E' probabile che Forcellino abbia voluto restituire luce e attenzione su opere troppo spesso sottostimate, come i due affreschi citati ma anche come le statue di contorno al Mosè nella tomba di Giulio II o alcune opere giovanili. Tali scelte, dettate sicuramente dalla conoscenza diretta che Forcellino ha di queste opere, sono apprezzabili e feconde, ma forse dovevano essere gestite in modo diverso. "Michelangelo, una vita inquieta" è dichiaratamente una biografia, ma se uno studente o un appassionato volesse conoscere vita e opere dell'artista in modo completo e obiettivo, non dovrebbe affidarsi soltanto a questo libro, potenzialmente in grado di generare una notevole serie di equivoci. Una “raccolta di saggi su Michelangelo scultore e pittore”, priva magari delle interpolazioni narrative, sarebbe stata una scelta editoriale più corretta.

 

Scheda tecnica

Antonio Forcellino, Michelangelo. Una vita inquieta, € 14,00, 2007,  Roma-Bari Laterza, ISBN 9788842084761