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Fogli e Parole d'Arte

Rivista d'arte on line, ha ricevuto il codice ISSN (International Standard Serial Number)

1973-2635
il 23 ottobre 2007.

Fogli e Parole d'Arte è diretta da
Andrea Bonavoglia (Vitorchiano)
e distribuita on line dalla società Ergonet di Montefiascone (Vt).

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Fogli freschi di stampa

Quando la Pop Art è veramente popolare

Fig. 1Marilyn, le scatole di Campbell’s Soup, le bottiglie di Coca Cola: chi non ha mai sognato passando davanti ad un’opera di Andy Warhol, una qualunque, di possederne una? Di pensare a quanto meglio starebbe nel salotto di casa, lì vicino al tavolino da caffè… e poi svegliarsi all’improvviso, rendendosi conto che al massimo ci si dovrà accontentare di un poster preso al bookshop?

E se ora ciò fosse possibile? Se fosse lì, nascosta dietro un click di mouse, la possibilità di possedere anche noi un Andy Warhol per una cifra abbastanza irrisoria, tra i 10 e i 150 dollari?

Sono gli anni Sessanta quando Warhol decide di abbandonare il mestiere di pubblicitario e dedicarsi pienamente alla carriera di artista, carriera che lo porterà alla fama internazionale, cambiando totalmente il mondo dell’arte e la stessa idea di valore artistico delle cose; quella fama che si riflette nelle quotazioni delle sue opere, facendolo diventare un personaggio da 100 milioni di dollari, una cifra proibitiva per il cittadino medio.

Prima di queste tele, di questa fama, Andy Warhol era un grafico freelance, un’attività rimasta forse troppo a lungo in ombra e per questo quasi ignorata dagli Storici dell’Arte. Negli anni tra il 1957 ed il 1959 Warhol lavorò a New York presso la Doubleday, una delle casi editrici più grandi del mondo, fondata nel lontano 1897 da Nelson Doubleday in società con l’editore McClure, e famosa per la sua collana di volumi di fiabe e favole per bambini, la Best in Children’s Books.

La conferma di tale attività avviene grazie all’asta tenutasi nella sede newyorkese della Bloomsbury Auctions il 9 dicembre 2009 nel corso della quale sono state messe in vendita 365 illustrazioni originali e libri in prima edizione, tra i quali, solo per citarne alcuni al fine di comprendere l’importanza dei pezzi messi all’incanto, un’edizione privata stampata da Beatrix Potter dal titolo Il sarto di Gloucester, una raccolta di corrispondenza tra il celebre Robert Dahl e il suo editore Alfred Knopf (il cui prezzo orientativo si aggira attorno ai 1.000 dollari) e un’edizione rara di Good Shabbos Everybody di Robert Garvey con le illustrazioni di Maurice Sendak, di cui sono stati messi all’asta anche alcuni studi a matita al prezzo orientativo di circa 35.000 dollari.

Notevole interesse, soprattutto in America, ha destato il lotto 253 Warhol, Andy (1928-1987) Best in Children’s Books con una base di incanto di 500 dollari: sotto tale denominazione, vanno a celarsi, infatti, alcune illustrazioni fatte, sul finire degli anni Cinquanta, dal celebre artista pop, per la storia di The Little Red Hen (La Gallinella Rossa), un racconto popolare per bambini che ha lo scopo di motivare il lavoro di squadra.

La cosa che sorprende maggiormente di questi lavori è lo stile minimale, molto più vicino a quello dei bambini piuttosto che al mondo dei grandi, una veste grafica che risulta essere snella nella gestione della linea, con un tratto veloce che ha lo scopo di definire le forme e non di descriverle.  

Appare immediata la differenza tra l’approccio creativo utilizzato da Warhol e quello utilizzato nel medesimo volume da Fritz Kredel per le illustrazioni di They Sailed on the Mayflower di Michael Gorham, in cui troviamo una visione estremamente matura e adulta delle cose, come dimostrano l’attenzione per il dettaglio e la ricerca di rendere al meglio i piani spaziali e le proporzioni, cose di cui The Little Red Hen risulta essere in massima parte mancante.

Ci troviamo di fronte ad un lavoro di una semplicità disarmante, che si avvicina più ad un bozzetto preparatorio che al prodotto finito, ma che, nonostante tutto, non riesce a nascondere l’irriverenza del suo creatore, soprattutto, per la gamma cromatica usata, la medesima che ritroveremo potenziata nelle opere degli anni Sessanta, si pensi ai ritratti, e per citarne uno a Shot Orange Marilyn del 1964.

Ecco, quindi una netta prevaricazione del colore, decisa con il chiaro intento di dare vitalità a un qualcosa che altrimenti potrebbe essere considerato, da un occhio poco attento, addirittura di medio livello. E questo colore fluido e pieno, di cui con attenzione vengono evitate le sfumature, origina una cromia che trasborda dai limiti, creando quasi delle stonaturFig. 2e: un arancione acceso invade il giallo limone dello sfondo, o l’azzurro del cappellino della gallinella sbava sul verde del prato. L’esito finale è un continuo alternarsi delle cosiddette tonalità pop (rosa confetto, giallo limone, verde acceso, arancione), spesso utilizzate in contrapposizione al fine di esaltarne al massimo le caratteristiche, come dimostrano l’azzurro di un mobiletto che si accosta all’arancione carico dello sfondo ed il rosa confetto della gallina che spicca sul verde evidenziatore della seggiola a dondolo su cui è seduta.

L’intervento di Warhol in veste di illustratore di libri per l’infanzia non si limita a The Little Red Hen, contenuta nel volume numero 15 della serie, ma è rintracciabile in altri cinque volumi, tutti riconducibili al periodo sopra citato: Funny Words and Riddles (volume numero 5), Homemade Orchestra (volume numero 7), The Magic Porridge Pot (volume numero 21), Card Games are Fun (volume 27) e per finire Sophocles the Hyena (volume 33).

Questi tomi rappresentano una svolta sicuramente importante per il mondo dell’arte, almeno per gli effetti a lunga scadenza; se da un lato, infatti, tali illustrazioni possono permettere agli addetti ai lavori di scoprire altri aspetti dell'artista, dall’altro permettono di scardinare l’ormai superata divisione tra arti maggiori e minori, cosa di non poco conto se si considera il panorama artistico attuale in cui emergono personalità del calibro di Mark Ryden, Todd Schorr e l’italianissima Nicoletta Ceccoli, artisti che nascono illustratori e cercano in un certo senso di non abbandonare totalmente quella libertà immaginativa e interpretativa tipica dell’infanzia.

Non sorprende, quindi, la rapidità con cui la notizia abbia cominciato a diffondersi dapprima negli USA e poi in Europa, portando molti privati a ricercare questi apparentemente anonimi voluFig. 3mi di fiabe tra gli scatoloni ammucchiati in cantina, tra i mercati delle pulci o nei negozi di antiquariato.

Data la difficoltà di reperire tale tipologia di libri sul suolo europeo, chi volesse procurarsene uno può chiedere facilmente aiuto alla rete: da un paio di mesi alcuni di questi volumi hanno cominciato a comparire su siti come Ebay, Amazon e Abebooks (sito meno conosciuto in Italia, ma molto utile nella ricerca di tomi rari presenti in America), a prezzi veramente competitivi, dovuti in massima parte al fatto che l’attività grafica di Warhol non è stata studiata abbastanza ed è stata considerata per troppo tempo secondaria rispetto alla fase successiva di artista indipendente.

Una dimostrazione, questa, che ci sono ancora molti tesori da scoprire anche su personaggi di cui si pensava di conoscere tutto: Warhol torna a sorprenderci e ad reinventarsi, e questa volta permette anche al cittadino medio di fare parte del suo mondo e condividere con lui quei famosi “quindici minuti di celebrità”.


Didascalie delle immagini

Fig. 1, Frontespizio di The Little Ren Hen illustrato da Andy Warhol e contenuto in uno dei volumi in vendita su Internet.
Fig. 2,
Pag. 82 di The Little Red Hen, volume 15 della serie Best in Children’s Books.
Fig. 3,
Ultima pagina illustrata da Warhol per la storia The Little Red Hen del volume 15 della Best in Children’s Books

 


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